giovedì 14 febbraio 2013

Noi Siamo Infinito (2013) - Il cinema giovane (e universale) che sa ancora sognare. E insegnare.

Da OGGI nelle sale italiane, vi ripropongo la recensione di Noi Siamo Infinito.

In uscita il 14 Febbraio (voto 8 e 1/2). Di Stephen Chbosky; con Emma Watson, Ezra Miller e Logan Lerman.



"We accept the love we think we deserve".

Stephen Chbosky (candidato -meritatamente- per la Miglior Sceneggiatura ai Golden Globe) deve aver pensato alla trasposizione su grande schermo del suo libro quando nel 1999 faceva  pronunciare il succitato, delizioso aforisma a Charlie, il complesso ed empatico protagonista della sua novella d'esordio: The Perks of Being a Wallflower, in italiano reso con il meno originale ma altrettanto immaginifico "Noi Siamo Infinito".

"I vanti di essere tappezzeria", se volessimo tradurlo alla lettera.

E nulla descrive più efficacemente di questo "amore da meritare e meritato" l'insolita finezza di un titolo -letterario e cinematografico- che ci ridà speranza (grazie ad una splendida interpretazione corale) di una narrativa per adolescenti -e fortunatamente non solo- di ampio respiro, profonda sensibilità e sguardo crudo ma indulgente, seppur totalmente privo delle retoriche stucchevoli che nell'ultimo decennio son state sdoganate da saghe vampiresche e storie melò prive d'ogni consistenza, adatte solo -a creare e poi pascere- un pubblico in preda di scompensi ormonali e, secondo inversa proporzionalità, sempre più manchevole di spirito critico (a cui spillare denari).


Pittsburgh, primi anni '90.
Charlie (Logan Lerman, classe '92)  -buffo e taciturno 14enne- si approccia al primo anno di Liceo con la paura d'essere inghiottito da fantasmi e tragedie di una triste infanzia, d'essere soggiogato dalla misantropia nella quale è piombato dopo il suicidio di Michael, suo migliore amico: un colpo di pistola nel maggio scorso, nessun biglietto, nessun addio. E il rimorso di chi sopravvive alla tragedia e di essa non sa darsi alcuna spiegazione.
Per farsi coraggio, troverà conforto nelle lettere inviate a un destinatario ignoto, conosciuto dai racconti rabberciati di vecchie conoscenze: un amico cui non dover rendere conto nella "vita reale", e a cui -incoscientemente, eppure con freddo calcolo - affidare le sue confessioni, allo stesso modo in cui ci è spesso più facile confidarci con chi non ci coinvolge emotivamente.

Tra le difficoltà di inserimento nel fine e ghettizzato tessuto sociale di un liceo, la travolgente passione per la novellistica instillatagli dal prof.re di Inglese avanzato e un acuto ed alternativo gusto musicale, la storia evolve -con un malinconico sguardo alla cultura suburbana anni '80 (meravigliosi i riferimenti al Rocky Horror Picture Show, di cui in quegli anni si diffuse una massonica idolatria fatta di spettacoli di mezzanotte in cui il pubblico -per la prima volta- interagiva con la pellicola) - quando nella vita di Charlie entrano Sam (Emma Watson) e Patrick (Ezra Miller), fratellastri diversi nell'aspetto ma gemelli nell'anima, ormai al loro ultimo anno di scuola...

I due ragazzi saranno i primi a coltivare quel fragile "fiore da parete" (come da titolo originale: Wallflower) che si nasconde sotto la coltre di timidezza del giovane Charlie: che come un germoglio, rinascerà.
Nutrendosi, per la prima volta, di amicizia. Ed accettazione.
Chbosky dipinge uno straordinario affresco dell'America che fu e lo fa senza edulcorare il difficile rito d'iniziazione che per tutti è l'adolescenza e mettendo a nudo, e ridando dignità alla splendida complessità di quegli anni di scoperta. Intellettuale, individuale, sessuale.

Insonnia Musicale per un San Valentino Rock: Asleep degli Smiths

Quest'oggi, ad orario desueto, finisce il viaggio in musica tra alcune delle tracce che animano la soundtrack di Noi Siamo Infinito (in uscita nelle sale nostrane domani. Qui la recensione in anteprima: il cinema giovane che sa ancora sognare),
con la deliziosa Asleep, una delicatissima e struggente ballad (tra le mie preferite) di alternative rock degli Smiths, venerata band di Manchester di musica indipendente nata negli eighties.

Il testo è, in dissonanza con la dolce melanconia delle musiche, un manifesto all'anima rock: idealista, dannato e romantico.
Perfetto per una festa degli innamorati indie e fuori dagli schemi.

Bellissima, ve ne innamorerete!

Buon ascolto!

martedì 12 febbraio 2013

Risveglio in Musica formato triplo: Temptation, Evensong e Could it be another change

Penultimo appuntamento con la soundtrack di Noi Siamo Infinito (in uscita dopodomani, per la melensissima, commercialissima, inutilissima festività di San Valentino: qui la recensione in anteprima!).
Quest'oggi un trittico di canzoni ancora una volta di nicchia, ancora una volta sperimentali, ancora una volta alternative ed avveniristiche.

Buon ascolto!

-Temptation dei New Order, che fonde sagacemente le istanze indie e post-punk con uno spirito dance e beat tutto da gustare.


-Evensong degli Innocence Mission (la rock band americana dei coniugi Peris).


-Could it be another change (in apertura del film) dei Samples, il più famoso gruppo reggae-rock degli anni '90.

lunedì 11 febbraio 2013

Risveglio in Musica: Low dei Cracker

La canzone (nella soundtrack, sempre, di Noi Siamo Infinito: qui la recensione) che ci accompagna questa mattina è Low: singolo di maggior successo dell'album disco d'oro Kerosene Hat, dei Cracker.

Fondata da David Lowery e Johnny Hickman, trattasi della più famosa band post-punk americana degli anni '90, che attinge a piene mani dal lavoro di artisti passati nei giorni scorsi sulle pagine del blog: i Galaxy 500 e i Cocteau Twins.

Le musicalità sono, ancora una volta, quelle psichedeliche del rock contaminato di elementi new wave.

Buon ascolto!